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Luigi Amato: “Carlo Sanchez è il nostro punto fermo: con lui costruiamo il futuro del Forio”

Luigi Amato: “Carlo Sanchez è il nostro punto fermo: con lui costruiamo il futuro del Forio”

Dopo un’annata che resterà nella storia del calcio isolano, culminata con la finale play-off per l’accesso alla Serie D, il Real Forio guarda già al futuro. Una stagione esaltante, costruita con passione, programmazione e lavoro quotidiano, che ha portato la squadra biancoverde a sfiorare un traguardo impensabile solo dodici mesi prima.

Abbiamo incontrato il presidente del club, figura centrale nella rinascita sportiva del Forio, per fare il punto sulla ripartenza, sulla conferma di mister Sanchez, sulle ambizioni per il prossimo campionato di Eccellenza e sulle voci di mercato che hanno animato le ultime settimane. Un’intervista a cuore aperto, tra orgoglio per quanto fatto, realismo per ciò che verrà e uno sguardo lucido alle sfide future — sportive, logistiche e ambientali.

Con il presidente richiamato del Real Forio. Proviamo a capire un po’ questa ripartenza dopo un anno storico, meraviglioso, ricco di soddisfazioni, in un anno di ripartenza. Io però, prima di parlare un po’, ecco, per chiarire anche quelle che sono state le ultime news che sono girate su un possibile interessamento del Real Forio — dopo chiariremo — ti volevo chiedere: come riparte il Forio per il prossimo campionato di Eccellenza?“Forio ripartirà come ha sempre fatto: programmando al meglio la stagione. Non sarà facile ripeterci, ma oggi dobbiamo provarci con tutte le nostre forze, perché comunque penso che sia un dovere verso noi stessi e verso il Forio Calcio. È importante fare un’altra stagione importante. L’annata passata è stata veramente spettacolare, storica e difficile da ripetere. Però noi ci stiamo attrezzando e organizzando per cercare di raggiungere questo obiettivo e provare a bissare quanto fatto nella stagione precedente”.

Come ha detto anche qualche commentatore, è stata premiata la programmazione: due anni fa, la salvezza nell’ultima gara ai play-out; quest’anno, una finale play-off. Due mondi completamente diversi: dalle stalle alle stelle. Ovviamente, si dice “l’appetito vien mangiando”, ma guardando le leggi del calcio — per esempio il Napoli, che ha vinto uno scudetto e poi ha chiuso al decimo posto — è davvero imprevedibile.“L’andamento del calcio è proprio questo. Il calcio è così, ed è giustissima la tua analisi. Solo che tutti parlano del Napoli quando vince lo scudetto; noi, invece, lo scudetto non lo abbiamo ancora vinto, quindi ci giochiamo anche quest’anno la possibilità di fare qualcosa di importante. Ma nel calcio non sai mai cosa può succedere, anche perché dipende pure dalle avversarie. Quest’anno ci saranno altre squadre che si stanno attrezzando. Però, come giustamente dicevi, la cosa più importante è programmare tutto nei tempi dovuti e nel miglior modo possibile. Noi stiamo già lavorando per il 2025/26, partendo dalla conferma di mister Sanchez sulla nostra panchina. Questo è già un pilastro su cui stiamo costruendo il nostro futuro”.

Sanchez aveva detto: “Non voglio più stare in questo girone, non voglio più giocare in questo campionato”. Però ora resta a Forio.“Vorrei entrare nel merito, ma ti dico che abbiamo fatto tutto il possibile per cambiare girone. Cercavamo soluzioni alternative, perché questo è un girone dove ci sono realtà che non ci piacciono e che, francamente, non appartengono al calcio. Le avremmo volentieri evitate. Purtroppo, ad oggi, non penso che sia una cosa fattibile. Ma, comunque, la certezza è che Sanchez sarà il nostro allenatore, qualunque sia il girone. Il mister resta con noi, a prescindere.Abbiamo anche manifestato la nostra volontà di cambiare girone, ma si tratta di questioni logistiche e di competenza territoriale. Ci hanno spiegato che, per ora, la situazione resta questa. Poi si vedrà: magari ci sarà un sorteggio unico, o due gironi… sono dinamiche che deciderà la Lega Nazionale Dilettanti”.

C’è ancora tanto da dire, ma la conferma di Sanchez è il primo tassello. Permette di programmare con anticipo l’inizio della stagione. Ricordiamo che l’anno scorso iniziaste il 5 agosto. Quest’anno ci arrivate di nuovo in anticipo? Un’altra regola non scritta del calcio dice che un allenatore non può restare troppo tempo sulla stessa panchina. Quest’anno, però, partì con una rosa solida, e a dicembre-gennaio il mercato invernale ha portato qualche innesto, ma la base è rimasta.“Queste sono cose che il mister deciderà insieme alla direzione sportiva. È normale però che manterremo una base solida di calciatori affidabili anche per la prossima stagione. Proveremo a inserire giocatori importanti dalla terraferma o da altre realtà, a seconda delle opportunità. Al momento è tutto a livello embrionale. L’unica certezza è la conferma del mister. Da questo punto di partenza possiamo cominciare a programmare con la direzione sportiva quello che sarà il futuro del Forio”.

Conferma del mister, e dello staff?“Questo è un aspetto che dobbiamo ancora definire. L’indicazione potrebbe essere quella, ma è una decisione che verrà presa insieme al mister e alla direzione sportiva. Per ora è stato confermato solo l’allenatore. Si parte da lì”.

La conferma di Sanchez allarga la base della piramide del Forio. Permette di guardare con serenità al futuro, con una persona che conosce bene l’ambiente ed è benvoluta.“Assolutamente. Era fondamentale avere dei punti saldi. Il mister è ormai parte integrante della cultura isolana. È una persona empatica, e questo agevola il rapporto con il territorio, la tifoseria e lo staff. È una delle ragioni principali che ci ha spinti alla sua riconferma, oltre naturalmente alle sue qualità tecniche e tattiche, che tutti hanno potuto apprezzare sul campo.Forio, come ricordavi, è passata da un play-out a una finale regionale, giocando partite da grande squadra. Dobbiamo dare merito al mister, perché alla fine, al di là delle chiacchiere, in campo ci vanno i giocatori e come ci vanno lo decide lo staff tecnico”.

Sei riuscito a staccare dopo la finale contro la Real Normanna?“A dire la verità, no. Già dal giorno dopo sono iniziate telefonate, riflessioni, valutazioni. Società che volevano capire se ero ancora convinto di restare a Forio o se avevo intenzione di spostarmi. Non ho avuto tempo di staccare, ma ci sarà occasione”.

C’è stato un momento in cui sembrava che potessi avvicinarti all’Ischia Calcio. Ne abbiamo parlato anche nella nostra edizione cartacea. C’è mai stato un contatto?“Guarda, Gaetano, ti parlo con la massima onestà. Ho grande rispetto e stima per Pino e per l’Ischia Calcio. Con Pino c’è un ottimo rapporto. Ci stimiamo reciprocamente. Detto ciò, ti dico la verità: non ho mai avuto alcun contatto con lui né con l’Ischia Calcio. Neanche una chiacchierata informale. È per questo che ho voluto pubblicare un comunicato: in un momento delicato come questo, non è giusto creare false aspettative, né verso i tifosi né verso le piazze.Io ho sempre detto che sarei rimasto a Forio, lo ribadisco. Anche se ci fosse stato un contatto, avrei comunque mostrato rispetto nei confronti dell’Ischia. Invece, ribadisco: nessuno mi ha mai chiesto nulla, nessuna società. Adesso, con la conferma del mister, il progetto Forio 25/26 è ufficialmente partito. Faccio un grosso in bocca al lupo all’Ischia Calcio: spero trovi stabilità e possa programmare a medio-lungo termine. Le soluzioni tampone non servono a nessuno”.

Hai visitato il nuovo Stadio “Calise” e la nuova tribuna? Che impressione ti ha fatto?“Bellissima. Mi ha emozionato. Appena entrato ho avuto un impatto fortissimo: la tribuna è un piccolo sogno diventato realtà. Da lì si vede anche il mare: bellissimo. I colori biancoverdi sono tornati protagonisti. Anche per voi addetti ai lavori sarà un sollievo non dover usare più l’ombrello per le riprese!Siamo cresciuti anche sotto questo aspetto. Ho parlato col sindaco Stani Verde, che mi ha garantito piena disponibilità. A breve ci saranno novità anche per il manto erboso. Ringraziamo l’amministrazione per averci dato una casa bella, che diventerà ancora più bella. Ora tocca a noi fare la nostra parte”.

L’anno scorso avete avuto come seconda casa Panza. Quest’anno sarà ancora così?“Sì, assolutamente. In settimana abbiamo parlato con il presidente Zingaretti, che ci ha assicurato che il campo di Panza sarà omologato per la Promozione e l’Eccellenza. Memori dell’esperienza dello scorso anno, abbiamo previsto un piano B nel caso i lavori al Calise si prolungassero.Abbiamo anche l’opzione Ischia: chiederemo ai “cugini” ospitalità per qualche partita se necessario, per permettere di completare i lavori. Anche su questo punto, l’amministrazione ci sta dando una mano concreta”.

La Real Normanna continua a vincere. Meglio che una campana salga in Serie D?“Assolutamente sì. Se una big campana sale in Serie D, ci sarà una concorrente in meno. Anche se penso che l’anno prossimo emergeranno nuove realtà, come una nuova Normanna o altre squadre pronte a dare battaglia.Facciamo un grande in bocca al lupo alla Real Normanna. Sarebbe bello dire di essere usciti ai playoff contro la squadra che ha vinto tutto. E c’è anche un legame affettivo: mister Sanchez ha allenato lì. Quindi incrociamo le dita per queste ultime due partite!”

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